Lo scoiattolo parlante

Questo pomeriggio mi trovavo a casa dei miei genitori e, mentre guardavo fuori dalla finestra, nel giardino davanti ho visto una macchia nera muoversi in mezzo all’erba; ad un certo punto quello che sembrava un gatto si è palesato come uno scoiattolo dal pelo bruno. Il mio stupore è stato grande, non avevo mai visto uno scoiattolo ad Ascoli e così, ad occhi sbarrati ho guardato la bestiolina arrampicarsi sugli alberi spogli che si trovava davanti, una passerella sul quel ramo, fino a quando questo non s’incurvava a tal punto da far credere di stare per spezzarsi, per poi spiccare un salto ed aggrapparsi all’estremità del ramo dell’albero successivo, poi su un altro ramo ed un altro ancora. In qualche secondo la bestiolina era sul mio davanzale e alzando il muso verso di me mi è sembrato di riconoscerlo…

Simone!!! – L’ho salutato.

Coglione – mi ha risposto con tono sdegnato - sono uno scoiattolo, non sono mica un topo!!! E poi non hai visto con quale agilità mi muovevo in mezzo al prato?

Hai ragione, scusami. Mi ha tratto in inganno la tua faccia da roditore. Ma come mai uno scoiattolo sta parlando con me. Non mi pare di aver assunto sostanze psicotrope… – in quell’istante si è materializzato un dubbio atroce nel mio cervello – Non è che quel tea che mi ha comprato mia moglie non era il pregiatissimo tea Yunnan… ecco perché costava così tanto e mi dava tanta allegria!

Ma che te stai a inventa’! – mi ha interrotto lui - Ma quale sostanze psicotrope! E poi ormai ti sono rimasti tre neuroni nel cranio, e stanno pure co’ le stampelle. Sono venuto per parlarti della partita di sabato.

Ah si, giochiamo col Valle Castellana. Partita tosta per noi! Speriamo bene, siamo un po’ rimaneggiati…

Che cazzo di discorsi fai? Non esistono le partite facili. - Mi fa lo scoiattolo - Perché pensi che per me la vita sia tutta rose e fiori? Mi hai visto saltare da una pianta all’altra? Anch’io preferirei avere un bel marciapiede sopra al quale muovermi, ma non avendolo, con tanta grinta mi aggrappo ad ogni ramo e risalgo la china per arrivare dove mi sono prefissato di arrivare.

Cazzo – canzonandolo – allora sei un filosofo!

Sei peggio di Mariani. Finirai per farmi sbroccare come solo lui sa fare con mister Baiocchi! - ha cominciato a sbraitarmi contro – Mi sembro Massimetto, sto urlando come uno yorkshire… Tagliamo corto, se sabato non vincete so’ cazzi vostri, non mi fate incazzare altrimenti vi cago addosso a spruzzo, tipo la pubblicità della Vigorsol. Hai presente?

Detto questo, il roditore si è girato allontanandosi velocemente e lasciandomi basito con l’incombenza di farvi partecipi di quanto rivelatomi.